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Cenni storici

Nascita della struttura

Il Nuovo Mercato dei Fiori di Pescia, progettato da un gruppo di tecnici guidati da Leonardo Savioli e Danilo Santi, è un esempio unico di sperimentazione architettonica e strutturale.
Sebbene il progetto risalga appunto al 1970, data del concorso, la costruzione è iniziata nel 1975 e il nuovo mercato è entrato completamente in funzione soltanto nel novembre del 1988 (negli anni precedenti è stato utilizzato saltuariamente per eventi quali la Biennale del Fiore), a causa di ritardi e lentezze burocratiche, ed ha subito alcune modifiche in corso d'opera.
Il complesso ha il suo nucleo generatore nel grande salone delle contrattazioni, volume stereometrico di dimensioni impressionanti: è formato infatti da cinque porzioni modulari, ognuna costituita da una campata di 20 m x 110 e da due pensiline laterali, con i relativi magazzini; su due dei lati opposti lungo il perimetro del salone, in corrispondenza del passaggio tra una campata e l'altra, sono disposti per ogni lato sei gruppi di piloni in acciaio, a ognuno dei quali sono appesi due tiranti che reggono la copertura del salone, costituita da una maglia di travature reticolari.
Questo sistema costruttivo modulare è stato scelto per consentire un eventuale ampliamento in fasi successive del complesso, nella realtà la grande flessibilità dell'edificio e la sua trasformabilità hanno rappresentato un'arma a doppio taglio, perché di fatto questa struttura è un cantiere sempre aperto, una "cattedrale" incompiuta, di cui alcune delle opere previste dai progettisti non sono mai state realizzate, come il punto ristoro aperto sull'esterno, o la teleferica di collegamento con la stazione ferroviaria.
Entrando nella sala delle contrattazioni, che appare subito come il cuore pulsante dell'intero complesso, si resta sbalorditi dalle dimensioni della grande piazza coperta (gli operatori del settore l'hanno sempre chiamata "la platea") che ci si apre davanti, circa 100 x 110 m x 18 m di altezza, completamente priva di pilastri, dove i profumi delle innumerevoli varietà floreali che ogni giorno danno vita al mercato si diffondono e animano l'edificio.

 

Le grandi potenzialità che questo edificio esprime sono il punto di partenza del Progetto di Riqualificazione e Rifunzionalizzazione, (di cui alla deliberazione della Giunta Comunale del Comune di Pescia n°331 del 10 dicembre 2009, "Elaborato: Nuovi Interventi", professionista: Arch. S. Martinelli), presentato a fine novembre 2009, dal Comune di Pescia alla Regione Toscana, proprietaria del Nuovo Mercato e di tutta l'area su cui esso insiste, che si sviluppa su una superficie di circa 9 ettari.
All'interno del Mercato hanno da sempre convissuto due realtà distinte, quella dei produttori e quella dei commercianti; se originariamente i primi prevalevano sui secondi, progressivamente questa tendenza si è invertita tanto che oggi può essere definito non più un mercato per i produttori, ma per i prodotti. Parallelamente a questo aspetto, c'è da considerare il fatto che la floricoltura negli ultimi anni si sia fermata, oltre a risentire, come molte altre attività, della crisi economica; pertanto è opportuno riflettere sulle possibilità di valorizzazione e di utilizzo di un grande complesso come quello di Pescia in un'ottica multifunzionale, orientato altresì alla creazione un sistema di ampio respiro a scala urbana, in grado di stabilire nuove cesure col contesto metropolitano circostante.
Partendo da questi presupposti, parte l'idea del progetto di riqualificazione.

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