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La primula, fiore tipico di Pescia, simbolo della speranza legata ai vaccini

Giurlani "In tutta Italia le nostre piante saranno legate a questo straordinario evento"

 
 

Proprio mentre in tutta Italia cominciava il Vaccino day, una donazione di primule veniva portata in comune da Claudio Giuntoli, in rappresentanza dell'azienda Gessica Giuntoli di Alberghi, stimata ditta produttrice di questo fiore scelto come simbolo del vaccino anti-covid 19.

Un gesto simbolico, dalla duplice valenza: sottolineare il collegamento fra la primula e il vaccino anti-covid 19, ma rimarcare anche la qualità e la storia della produzione di questo fiore a Pescia e nel suo territorio dalle aziende dei floricoltori pesciatini.

Una donazione che è stata molto gradita dal sindaco Oreste Giurlani, che non è potuto essere presente a causa della quarantena che deve ancora osservare, ma che ha ringraziato telefonicamente Giuntoli per questo gesto.

"Tante piante di primule che saranno posizionate nei gazebo per le vaccinazioni proverranno da Pescia e questo per noi è molto importante, soprattutto in un momento in cui il comparto soffre moltissimo a causa delle restrizioni che l'emergenza sanitaria ha imposto a tutti, colpendo cerimonie e tante altre situazioni in cui i fiori svolgono un ruolo determinante a livello non solo ornamentale - spiega Oreste Giurlani - In ogni caso la primula come segno di speranza è un messaggio che Pescia lancia molto volentieri".

Insieme a questo aspetto Oreste Giurlani guarda oltre, alla vaccinazione vera e propria dei cittadini: " Pur avendo capito che i tempi non saranno brevissimi per completare la vaccinazione di tutti i cittadini, noi diamo fino da ora la nostra disponibilità logistica e strutturale per ogni iniziativa che riguardi questo processo, anche in termini di volontariato, semmai dovesse servire".

 
Claudio Giuntoli
 

 
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