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Giurlani conferma: "A Pescia la Tari non è aumentata né per le tariffe né per il costo del servizio a carico dei cittadini. Abbiamo avuto addirittura un credito".

 
 

In questi giorni si sta discutendo molto sulla questione della tari e sull'approvazione del piano economico finanziario dell'ATO rifiuti di cui Pescia fa parte. Alcune prese di posizione di comuni della Valdinievole hanno generato un po' di confusione e qualcuno ne ha approfittato per affermare che anche i pesciatini ne stiano pagando le conseguenze.

A smentire, per l'ennesima volta, queste valutazioni, dopo che qualche giorno fa lo ha fatto l'assessore all'ambiente Fabio Bellandi, arriva il primo cittadino Oreste Giurlani che è anche titolare della delega al bilancio.

"Su questo tema la nostra linea è sempre stata chiara e univoca. La TARI non è mai aumentata per i cittadini di Pescia né in termini di aliquote, dove invece sono state ampliate riduzioni e agevolazioni, né, tantomeno, sul costo complessivo del servizio, che determina poi la spesa pro-capite secondo l legge vigente. Quindi - continua Giurlani- è bene intanto mettere un punto fermo : a Pescia per lo smaltimento dei rifiuti nessuno ha pagato un euro in più rispetto agli ultimi due anni, da quando siamo in carica. Semmai diverse categorie di persone hanno speso meno. Per quanto riguarda il costo, a differenza di altri, non solo non è aumentato ma abbiamo avuto un credito di ventimila euro. Tutto questo si spiega con il cambio di formulazione del costo del servizio, che unisce raccolta e smaltimento. Prima veniva calcolato preventivamente, mentre quest'anno l'Arera ha stabilito nuovi criteri che fanno diventare il costo da calcolare solo a livello consuntivo. Ecco spiegato il credito : noi abbiamo scrupolosamente valutato bene la quantità prodotta e il costo del servizio, grazie alla nostra attenzione e al lavoro degli uffici, mentre dove ci sono differenze notevoli , evidentemente, ci sono stati altri problemi ".

Giurlani continua nella sua esposizione: "Noi abbiamo votato nell'assemblea dei sindaci favorevolmente anche perché il Piano Economico Finanziario è un obbligo di legge. Il passaggio in consiglio comunale è di fatto una presa d'atto, quindi è perfettamente inutile attaccare i consiglieri comunali, che , in ogni caso, non avevano il compito di approvare il Piano Economico e Finanziario dell'Ato Rifiuti. E' evidente che, come molti hanno evidenziato, il piano regionale di smaltimento dei rifiuti è ad oggi carente di impianti  e non garantisce importanti prospettive per i comuni nei prossimi anni. Preoccupazioni che sono condivise da noi come giunta e dai consiglieri di maggioranza e che sono state ben espresse pubblicamente dall'assessore all'ambiente Fabio Bellandi, fra l'altro suscitando le ire di un consigliere regionale che però non è stato convincente nel suo tentativo di contraddire l'assessore. Quindi nessuna sottovalutazione, ma anzi la consapevolezza di un problema serio e grave che tutti i toscani dovranno fronteggiare. Da parte nostra la certezza che per Pescia non abbiamo aumentato né i costi del servizio né le tariffe a carico dei cittadini, poi, per il resto, siamo a disposizione e motivati per migliorare la situazione di tutti".


 
 

 
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