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Pescia, per ora le scuole rimangono aperte, mentre sarà presidiato il lungofiume. Guidi: "Non possiamo allentare la guardia con l'ospedale pieno"

 
 

Nella serata di lunedì , su convocazione urgente del governatore Giani, è stata affrontata  l'ipotesi di chiusura delle scuole che sono rimaste aperte nel territorio di Pescia dopo il passaggio in zona rossa.


Per queste ultime, la valutazione condivisa fra tutti i sindaci dei comuni dell'area della Valdinievole e dal governatore della regione Toscana ha portato a mantenere l'apertura delle strutture scolastiche non presentandosi particolari casi di contagio che suggeriscano la chiusura immediata. La situazione è costantemente monitorata e valutata e non si esclude niente, visto che il reparto covid riaperto all'ospedale di Pescia è già al completo e questo aspetto preoccupa tutti.

Prima, nel pomeriggio, si sono susseguiti in comune a Pescia incontri fra l'amministrazione comunale, la polizia municipale, i volontari sul sulla presenza di persone, nonostante i divieti, sul lungofiume,  storico e tradizionale percorso di passeggio per i pesciatini.

Obiettivo di queste riunioni, mettere a punto i controlli e le varie turnazioni per fare rispettare l'ordinanza. In concomitanza con la zona rossa, infatti, il sindaco facente funzioni Guja Guidi ne ha vietato l'utilizzo, come è accaduto più volte in questi mesi.

Domenica mattina proprio Guidi ha cercato di dissuadere alcune persone, ricevendone anche reazioni sopra le righe: "Comprendo la rabbia delle persone, ma di fronte alla salute non possiamo sottovalutare nulla, nemmeno una passeggiata all'aria aperta ma con possibili assembramenti, specialmente in certe ore. Ringrazio tanto tutti i volontari e in particolare il consigliere comunale Oliviero Franceschi che, in questa veste, ha cercato di fare rispettare l'ordinanza, per il bene della comunità, ricevendone risposte e atteggiamenti aggressivi. Lui e tutti gli altri volontari andrebbero ringraziati ogni volta che li incontriamo, non certo presi a male parole, per l'insostituibile servizio che svolgono, gratuitamente, per il bene e la salute collettiva".


 
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