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Il Consiglio Comunale di Pescia approva all’unanimità la mozione sulla situazione sanitaria e dei servizi ospedalieri.

 

ll Consiglio Comunale di Pescia, lo scorso 20 settembre, ha approvato all' unanimità' la mozione presentata dal consigliere Stefano Tanganelli, sulla situazione e gestione dei servizi sanitari e ospedalieri. Una mozione veramente vasta, impegnativa e ricca di spunti e sollecitazioni per il rilancio e lo sviluppo dell'ospedale e dei servizi sociosanitari territoriali , quasi un documento programmatico da sottoporre al confronto e al dibattito con amministratori, operatori e responsabili dei servizi.

Apprezzata e condivisa da tutti i consiglieri che non hanno mancato di apportare il proprio contributo al dibattito, che e' stato approfondito e puntuale. Si è partiti  dalla comune e forte preoccupazione per la situazione del nostro presidio ospedaliero e dei servizi sociosanitari, che in questa fase di trascinamento della pandemia e di difficile ripartenza produce un ulteriore aumento dei disagi ai cittadini.

L'ospedale ha registrato in questa fase una diminuzione delle attività, sia diagnostiche che programmatiche, con ritardi o in alcuni casi quasi di inaccessibilità ad alcune prestazioni, con l'effetto di costringere tanti utenti la necessità di "emigrare" in altri presidi o di rivolgersi a prestazioni a pagamento.

Senza dimenticare la situazione del CUP, di fatto fuori controllo, dell'aumento delle listę di attesa, la situazione della guardia medica, la carenza di personale, che rischia di diventare cronica, in alcuni servizi, la mancanza di copertura definitiva di alcuni ruoli di primario e via dicendo.

Tutto ciò in una situazione in cui il personale tutto, a tutti i livelli, ha dato la massima disponibilità e impegno, a partire dalla gestione dell'emergenza pandemica, ma a cui se non si risolvono le questioni suddette non possono essere chieste ulteriori e continue disponibilità.

Il Consiglio Comunale ritiene quindi che  l'ospedale di Pescia e la sanita' territoriale devono tornare ad essere il cuore dei servizi sociosanitari della Valdinievole con l'impegno di tutti a partire dai sindaci del nostro territorio. Anzi, il consiglio ritiene che l'ospedale e la sanita' territoriale, la pandemia insegna, devono essere in cima alla lista delle priorita' dei sindaci, responsabili della salute delle proprie comunita'.
Da qui la richiesta del consiglio comunale al sindaco facente funzioni e alla giunta di muoversi subito affinche' il nostro ospedale non diminuisca le prestazioni, mantenga e sviluppi alti livelli di qualita' dei servizi, soprattutto nelle specialita' da sempre fiore all'occhiello del nostro ospedale.

Chieda all'ASL di definire fin da subito una strategia di intervento che investa in risorse umane e materiali nei servizi piu' importanti, si riportino le sale operatorie al  livello delle prestazioni pre-pandemia, si individuino i primari mancanti unica soluzione sia per dare continuita' di lavoro ma anche per dare certezza di sviluppo e di crescita professionale a tutti gli operatori, si dia un assetto definitivo al Cup, riducendo le listę di attesa, si affronti e risolva la questione della guardia medica, si dia certezza della prosecuzione di investimenti strutturali nel presidio ospedaliero. Cosi come in stretto rapporto con la Società della Salute si definisca un progetto di ampliamento e innovazione dei servizi sociosanitari territoriali.

Queste le questioni poste a cui si e' andata ad aggiungere negli ultimi giorni la questione della somministrazione dei vaccini, con la evidente contraddizione che mentre dal governo si spinge per un aumento della vaccinazione, in Valdinievole e a Pistoia ci troviamo di fronte alla decisione dell'Asl di chiudere gli hub di Montecatini e Pistoia senza una vero confronto con i sindaci e soprattutto senza comunque presentare un progetto alternativo per la continuazione della vaccinazione. I sindaci come responsabili della salute delle proprie comunita' non possono non essere partecipi di queste decisioni.


 

 
 
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