In una affollatissima sala conferenze del Museo Gipsoteca “Libero Andreotti” di Pescia, organizzato dall’Ordine provinciale degli architetti in collaborazione con il Centro di Documentazione dell’architettura contemporanea in Toscana e i musei della città, si è tenuto un importante appuntamento di aggiornamento professionale rivolto agli architetti e ai paesaggisti della provincia di Pistoia. L’architetto berlinese Hans Kollhoff, una delle figure più rilevanti nel panorama dell’architettura contemporanea, da anni stabilitosi a Pescia, ha tenuto un incontro sul tema del confronto tra l’a rchitettura americana e quella europea, intrecciando storia, sociologia, filosofia della forma e teoria della professione.
Autore di opere che gli hanno meritato approvazioni diffuse da parte della critica internazionale e incarichi sempre più importanti, Kollhoff ha assunto ormai un ruolo rilevante nel dibattito culturale europeo in architettura, ove è portatore di una ricerca che affonda le radici negli esempi rappresentati dai grandi architetti del razionalismo europeo e germanico.
Kollhoff, nel suo ampio intervento, ha tracciato un quadro complesso della situazione sulle due sponde dell’Atlantico. Secondo l’architetto, l’Europa può trarre insegnamento dalla tradizione americana, proprio perché negli USA forme di impegno civico e filantropico sono capaci di sostenere ambiti culturali e progettuali al di fuori dell’intervento statale diretto, aspetto oggi largamente trascurato nel nostro continente; parallelamente, Kollhoff ha esortato architetti e operatori culturali a riappropriarsi dell’eredità culturale del nostro continente, così da costruire un europeismo che sappia dialogare con le influenze globali senza perdere l’identità.
“In un momento storico segnato dalla crisi dei modelli e dall’uniformazione globale dei paesaggi – ha commentato il responsabile Scientifico dei Musei di Pescia, Claudia Massi – l’intervento di Hans Kollhoff ha costituito un momento di rara lucidità teorica e di forte impatto per la folta platea di professionisti che lo ha ascoltato: ad accrescere il valore delle parole ha poi contribuito lo spazio nel quale si è tenuta la conferenza, ovvero il Museo Gipsoteca “Libero Andreotti”, dove la forma scolpita racconta la continuità del tempo; incontri come questo – conclude Massi – ci ricordano che l’architettura, prima di essere un prodotto, è un linguaggio, un sapere e una responsabilità condivisa”.
Molto soddisfatti dell’iniziativa il sindaco, Riccardo Franchi, e l’assessore alla cultura, Alina Coraci: “Giornate come questa – hanno affermato – confermano sempre più il ruolo dei nostri musei, non solo come luoghi di conservazione e di studio, ma anche come centri di cultura e di formazione, intese ai più alti livelli; un grazie pertanto a tutti coloro che lavorano ogni giorno per cogliere questi risultati, di cui siamo orgogliosi e per i quali continuiamo con impegno a lavorare”.