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COMUNICATO STAMPA IN MERITO ALL´INTERPELLANZA DEL P.D. SUL SERVIZIO DI RACCOLTA RIFIUTI, USCITA RECENTEMENTE SULLE CRONACHE LOCALI

A Pescia la TARSU è aumentata solo dell´1,2% , percentuale molto inferiore a quella prevista dall´ISTAT che è dell´ 1,6%, dato che è facilmente verificabile.Siamo uno dei pochi comuni che non hanno aumentato la TARSU e non si comprende per quale motivo si continua a dare ai giornali false notizie di presunti aumenti del 5%.Con la nostra azione abbiamo nel corso del 2010 diminuito sostanzialmente il divario che c´è tra le entrate riscosse con la TARSU e il costo del servizio che per essere portato a pareggio, di solito, ogni anno deve essere integrato dal bilancio comunale, quindi con soldi di tutti i cittadini.Tra gli obiettivi della riorganizzazione della raccolta e smaltimento dei rifiuti, oltre a quello di aumentare la percentuale di raccolta differenziata, c´è quello di far si che la riscossione della tassa sia sufficiente a coprire i costi del servizio senza influire negativamente nelle tasche dei cittadini.In cinque anni della precedente amministrazione Abenante non ci si è preoccupati minimamente di risolvere il problema infatti nel 2008 la percentuale delle entrate dalla tassa copriva il costo del servizio per il 94,54%.Nel 2009, grazie a delle infelici scelte della stessa amministrazione, la copertura è scesa al 92,53%. Vuol dire che l´amministrazione Abenante nell´anno 2009 per coprire i costi del servizio ha dovuto aggiungere alle entrate della TARSU la somma di € 425.879,20 di cui € 277.129,19 tolti dal bilancio generale del comune, il rimanente € 148.750,01 nel modo più semplice, aumentando la TARSU del 5% circa.Secondo il ragionamento dei due consiglieri Abenante e Giorgi possiamo quindi dire che ai cittadini Pescia nel 2009 la TARSU è stata aumentata del 15%. A che cosa è servito questo aumento? Abbiamo trovato la differenziata al 27%. Lo spazzamento programmato con i divieti di sosta, non funzionava ed è per questo che è stato sospeso. Forse l´aumento è servito per mantenere al loro posto gli oltre cento cassonetti prèt-à-portèr utili solo a qualche cittadino privilegiato e per non perdere consensi.Senza contare i circa 180.000 euro di fatture non pagate tra cui € 104.000 che riguardavano il porta a porta, e che avete lasciato a noi in eredità senza neppure la copertura finanziaria.Oggi con la vostra interpellanza avete la pretesa di insegnarci a governare, anzi, speculate politicamente sui sacrifici e i disagi che per causa vostra siamo costretti a procurare ai cittadini.Con l´attuale azione amministrativa siamo riusciti a portare la percentuale delle entrate della TARSU a coprire il costo del servizio per il 96,12%. Tradotto in soldoni vuol dire che dovremo aggiungere solo 173.334,41 euro di cui € 131.974,48 dal bilancio e 41.359,93 dall´aumento dell´1,2% della TARSU e quindi meno della metà di quello che l´amministrazione Abenante aveva prelevato dal bilancio 2009.Un´operazione in controtendenza con gli anni passati che ci vede tagliare della metà il prelevamento dal bilancio e di conseguenza se facciamo un paragone tra il 2009 e il 2010 possiamo constatare di aver diminuito il costo che grava sui cittadini alla voce "servizio raccolta e smaltimento" di circa il 10% .Sarà comunque nostra cura cercare di migliorare le tante situazioni che si sono create a causa della riduzione e spostamento dei cassonetti sul territorio, fatto che è anche difficile in relazione ad una espansione urbanistica effettuata senza tener conto che servono spazi idonei per la collocazione dei cassonetti.Poiché il lavoro di razionalizzazione della raccolta non è ancora terminato, chiediamo ai cittadini ancora un po´ di tempo e di pazienza per trovare soluzioni a tutte le segnalazioni pervenute che verranno prese in esame una ad una.

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