Senza memoria non c'è civiltà della democrazia.
La storia ha bisogno della memoria e non si deve dimenticare che il fascismo fu anche odio razziale.
Oggi è la Giornata della Memoria e il Comune di Pescia lo vuole ricordare per non dimenticare mai!
Alla memoria dell' Olocausto; alla memoria di un avvenimento che ha investito il destino di un popolo, ma che riguarda anche chi non appartiene al popolo ebraico perché esso occupa una posizione centrale nella vicenda storica dell'umanità.
Giornata della Memoria per comprendere il senso di eventi che hanno segnato il secolo scorso; per comprenderli fino in fondo in uno sforzo continuo della Ragione di penetrare il perché ciò che è accaduto sia potuto accadere.
La Shoah è il fatto centrale del Novecento ed essa non è riconducibile ad un semplice sterminio; ad uno dei tanti drammatici stermini che la Storia ha registrato. È un evento senza paragoni e va collocato all' interno di un più ampio discorso di riflessione e di approfondimento della nostra civiltà contemporanea; di una civiltà che, pur con tutte le sue conquiste, non ha cancellato il concetto della diversità intesa sotto vari aspetti: religioso, etnico, sociale o sessuale per cui i diversi sono sempre e comunque,glialtri.
La storia ha quindi bisogno della memoria, oggi infatti, nel nome di una non meglio precisata pacificazione e di una ridefinizione del concetto di patria, si assiste all'evolversi di un progetto che, forzando proprio la storia, tende a mettere in equilibrio di valore l'Italia fascista con quella che non lo era e che, anzi, la combatteva; l'Italia della dittatura e delle discriminazioni razziali con quella della libertà; la parità sostanziale dei valori patriottici rappresentati da schieramenti contrapposti. Si tratta di un'operazione che mira a delegittimare la Repubblica e ciò che essa significa per la nostra democrazia le cui radici hanno precisi luoghi storici di riferimento.
Giornata della Memoria, anche come giornata della conoscenza di ciò che ha prodotto l' odio razziale, del significato della lotta antifascista, della natura dell' occupazione tedesca e di come i fascisti vi collaborarono. Fare memoria vuol dire, infine, schierarsi con decisione contro ogni razzismo.