Ogni stagione è appropriata per visitare Collodi: in tutti i momenti dell'anno questo centro offre attrattive da non perdere. E' un luogo ricco di memorie storiche e bellezze da ammirare: soprattutto, è legato indissolubilmente alla vita di Carlo Lorenzini detto Collodi, l'autore delle Avventure di Pinocchio.
Carlo Lorenzini nacque a Firenze (1826 - 1890) e, a Collodi, sua madre. Da bambino e da adulto trascorse lunghi periodi presso la famiglia della madre, scegliendo come pseudonimo per firmare le sue opere, il nome di questo paese.
Oggi in tutto il mondo parlare di Collodi significa ricordare Pinocchio e il suo autore; protagonisti di uno dei più straordinari successi mondiali.
Avvicinandosi al paese si può scorgere l'antico borgo o Castello di Collodi - posto a 244 metri sul livello del mare. Di questo si hanno notizie già dalla fine del XII secolo, come un villaggio di origine militare, poiché si trovava sul confine tra i territori avversari: quello lucchese e quello fiorentino.
Collodi fu conteso dai due stati confinanti per lungo tempo, finché nel 1442 divenne avamposto fortificato della Repubblica di Lucca.
Collodi Castello sembra una vera e propria "cascata" di piccole case arrampicate lungo il pendio di un colle scosceso, quasi trattenute nella "caduta" dall'imponente architettura barocca della Villa Garzoni, sorta sulle rovine del castello medievale.
Nella parte alta del paese si trova la Pieve Romanica di San Bartolomeo, la cui torre campanaria un tempo doveva far parte del sistema difensivo, di cui rimangono parti delle mura. Questi ed altri caratteristici dettagli del borgo, perfettamente conservato grazie anche al divieto di transito dei mezzi a motore, si possono ammirare percorrendo a piedi i suoi vicoli lastricati in pietra.
Lo Storico Giardino Garzoni, che affianca la villa, forma con essa un complesso riconosciuto come monumento nazionale; è uno splendido esempio di giardino barocco, realizzato nel '6oo e fu ricomposto con nuovi arredi nel secolo successivo, infine è stato restaurato nel 2007.
Si distingue per la struttura arrampicata sulla collina, per la ricchezza di statue e giochi d'acqua.
Si apre in basso con un parterre di gusto francese, disegnato da aiuole, figure mitologiche e da due grandi vasche circolari. Dalla prima terrazza, eleganti scale a doppia rampa conducono alle tre terrazze superiori, con una grotta artificiale, e sormontate da "scala d'acqua". Al suo vertice due gigantesche figure femminili rappresentano forse le eterne rivali Lucca e Firenze, sovrastate dalla statua della "Fama", che soffia in una conchiglia, dalla quale scaturisce un getto d'acqua.
Il geniale sistema idrico del giardino fu progettato dallo scienziato lucchese Ottaviano Diodati, rimasto nella storia anche per aver pubblicato in Italia per la prima volta, su impulso dell'arcivescovo Mansi, l'Encyclopédie di Diderot e d'Alembert.
Il giardino è visitabile, mentre della villa si può ammirare da distanza la sagoma esterna, caratterizzata da una torretta e da alcune statue a coronamento del tetto.
Molti tipici edifici corredano inoltre il giardino: fattorie, magazzini agricoli o cantine oggi adattati a centro di accoglienza per il visitatore o a caffetteria-ristorante. Il più singolare è sicuramente l'edificio dei Bagnetti, dove i nobili signori della villa e i loro ospiti, allietati da una piccola orchestra, potevano godere di un piacevole bagno nelle vasche infossate nel pavimento.
Unico inserimento contemporaneo nel Giardino Garzoni è laCollodi Butterfly House ®, uno splendido edificio-serra in pietra e cristallo autoportante. Qui il visitatore si trova immerso in un bellissimo giardino esotico dove giornalmente si corteggiano, si nutrono sui fiori e si riproducono decine di farfalle tra le più grandi e belle del mondo, specie originarie delle aree tropicali o equatoriali.
Un luogo affascinante che accosta ai fiori e alle geometrie del giardino barocco i "fiori volanti" cui sono simili le farfalle, e la pura, luminosa geometria della struttura che le ospita. Qui si possono vedere tutti gli stadi di sviluppo dell'insetto (uovo, bruco, crisalide e farfalla), osservare le differenze tra le farfalle diurne e le notturne, (falene), e comprendere come le ali variopinte servano a difendersi, a nascondersi o a rendersi visibili per un potenziale partner. Soprattutto, si constata come si può modellare la natura anche in modo costruttivo, ricostruendo e conservando un equilibrio delicato tra varie forme viventi.
A pochi metri dallo Storico Giardino Garzoni si trova il Parco di Pinocchio, un luogo d'arte, d'architettura e di svago, dove l'arte dei giardini, della scultura, del mosaico, delle costruzioni fa rivivere per grandi e piccoli il fascino e la poesia delle Avventure di Pinocchio.
E' il frutto del lavoro collettivo di alcuni tra gli artisti e gli architetti italiani più importanti del Novecento. La sua progettazione iniziò nel 1951 a cura di un comitato nazionale presieduto dal prof. Rolando Anzilotti, allora sindaco di Pescia.
Dal concorso nazionale bandito dal Comitato risultarono vincitori ex-aequo Emilio Greco con "Pinocchio e la Fata" e Venturino Venturi con la "Piazzetta dei Mosaici".
Nel 1963 venne inaugurata l'Osteria del Gambero Rosso, ideata e progettata dall'arch. Giovanni Michelucci.
Nel 1972 è stato realizzato il Paese dei Balocchi, percorso a sorpresa nel verde attraverso le varie tappe delle Avventure di Pinocchio.
Troviamo anche il Laboratorio delle Parole e delle Figure, ideato dall'arch. Giovanni Michelucci, uno spazio espositivo per mostre temporanee dedicate all'arte e all'infanzia, spazi di gioco con giostre d'epoca per i più piccoli.
Tutto a Collodi parla di Pinocchio: il monumento a Carlo Collodi; i Muri Dipinti, realizzati da alcuni importanti pittori italiani contemporanei nel 2006;
il Pinocchio in legno più grande del mondo, collocato nel 2009 in uno spazio aperto al pubblico accanto al Parco di Pinocchio: un'opera stupefacente, alta16 metri e realizzata su commissione della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, dall'Atelier Volet, azienda del cantone svizzero di Vaud specializzata in costruzioni complesse in legno. Per chi ama le camminate in campagna, da Collodi è possibile raggiungere Pescia (o viceversa) percorrendo la caratteristica Via della Fiaba, un itinerario non impegnativo di circa un'ora e mezzo che per un tratto percorre una via romana, e permette di ammirare il panorama campestre impreziosito da ville rurali ed ulivi.
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Guarda lo spot del Parco di Pinocchio:
https://www.youtube.com/watch?v=98o5gLOaW3E