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Progetto di Valorizzazione Multifunzionale

Mercato dei Fiori di Pescia ("COMICENT")

Azione n. 2

Progetto e coordinamento per la valorizzazione dell'area Comicent.

ELABORATO: nuovi interventi

Professionista: Arch. Sergio Martinelli
Data: 30/11/2009

1. CRITERI PROGETTUALI

Il progetto è prima di tutto una proposta con finalità di fattibilità economico-finanziaria, attenendosi al protocollo a suo tempo sottoscritto tra Comune di Pescia e Regione Toscana, che riguarda il futuro del Mercato dei Fiori di Pescia.
D'altra parte per arrivare ad una proposta concreta si debbono immaginare scenari e sviluppi che individuino anche formalmente cosa dovrebbe avvenire all'interno dell'area del Mercato dei Fiori.
A tal proposito non possiamo prescindere dalla considerazione che intervenire su di un'area così strategica per la città e che prevede finalmente di aprirsi verso il territorio, così come implicitamente si richiedeva con lungimiranza nel bando di concorso della realizzazione del nuovo mercato dei fiori, già quarant' anni fa, equivale a riprogettare un pezzo di città.
E' infatti proprio dalla fine degli anni sessanta del secolo scorso, anni in cui si redigeva il bando per il mercato dei fiori, che Pescia vede spostarsi naturalmente la vita pulsante a sud rispetto al centro storico cittadino; questo a causa della sua particolare conformazione orografica, per le mutate esigenze industriali (vedi l'importanza della logistica e quindi ad esempio delle infrastrutture viarie per lo sviluppo industriale e commerciale) e per precise scelte politiche, che si formalizzano di fatto con il P.R.G. del 1974.
Dunque una parte di città considerata fino ad allora come periferia, dalla zona delle Casacce fino agli Alberghi è divenuta un nuovo centro.
Come accaduto per gran parte delle periferie italiane anche per questa zona di Pescia non si è pensato di favorire un centro inteso come luogo d'incontro e di aggregazione, fondamentale per qualsiasi comunità.
Ma nello sviluppo delle città contemporanee, succede che le funzioni si modificano e si sovrappongono, cosicchè una esigenza reale viene colmata in modo inatteso e imprevisto e può così accadere che il centro di cui sopra, sia rappresentato ad esempio dai centri commerciali e nel nostro caso, quello presente alle Casacce riscontra pienamente quanto detto.
E' ovvio che la soluzione che si crea naturalmente, difficilmente risponde poi ai veri bisogni di una comunità ed è quindi compito dell'urbanistica trovare soluzioni più idonee e rispondenti alle reali esigenze della cittadinanza.
I vantaggi dei piccoli centri come il nostro, che possiamo realmente riscontrare è che, a differenza di quanto accade nelle periferie tipo delle nostre città, in questo pezzo di Pescia c'è una certa diversificazione di funzioni, cosicchè non ci sono ad esempio situazioni in cui interi quartieri avendo quasi esclusivamente funzione residenziale, subiscono gli effetti dormitorio, che amplificano i disagi e non creano circoli virtuosi per alimentare una sana convivenza.
Manca comunque l'elemento catalizzatore che può davvero far riconoscere questa realtà come un nuovo centro.
Questo elemento può diventare a giusta ragione proprio l'area del Mercato dei Fiori, perché con la nostra proposta la struttura si apre di fatto alla città, con funzioni diversificate che interessano l'intera comunità e diventano luogo di incontro e di visita per chi vuole scoprire Pescia in maniera diversa.
In questo modo la città arricchisce il suo patrimonio socio-economico-culturale con una operazione a scala urbanistica prima che architettonica, che è il punto di vista più corretto per proporre uno studio di fattibilità come il nostro.

2. L'AREA COMICENT

L'area attualmente gestita dal Comicent ha un'estensione di oltre otto ettari, di cui:
Mq. 25.000 circa di superficie coperta occupati dalla sede del mercato;
Mq. 12.800 circa di superficie a verde, di cui mq. 8.000 lato ovest via del Castellare sono sede del Parco Tematico della Campagna Toscana con la presenza di circa 300 piante;
Mq. 3.000 circa di superficie occupata da Villa Puccinelli e relativo parco;
Mq. 3.700 circa di superficie occupata da Villa vitali con relativi annessi e parco;
Mq. 1.700 circa di superficie occupati da casa Pellegrini e relativa resede di pertinenza;
Mq. 3.000 circa di superficie occupata dalle serre dei vivaisti;
La superficie rimanente è destinata ad aree di sosta e viabilità.

2.1  Il mercato dei fiori

La struttura che ospita il Mercato dei Fiori di Pescia è frutto di un concorso nazionale di idee che vide come progetto vincitore quello elaborato dal gruppo capitanato dall'architetto Leonardo Savioli.
Si tratta di una delle prime costruzioni high-tech realizzate nel nostro paese, che si basa su di una platea di oltre 11.000 mq. liberi da qualsiasi sostegno verticale, coperta con un tetto sospeso e sorretto da cavi di acciaio ancorati a piloni esterni anch'essi in acciaio.
La costruzione del Mercato dei fiori iniziò nei primi anni '70, per arrivare alla metà degli stessi ad avere l'immobile realizzato nelle sue strutture principali, mancanti delle finiture e comunque di tutto ciò che era necessario per l'apertura di una attività commerciale.
Solo nel dicembre 1988, dopo molti anni di vicissitudini finanziarie e burocratiche è stato possibile concludere i lavori ed iniziare la normale attività di mercato.
La proprietà è stata fino al 2006 del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, mentre ad oggi è della Regione Toscana.
Per quanto riguarda la situazione urbanistica dell'immobile, attualmente è vigente una Variante Generale al P.R.G. del 1995, dove l'intera area di proprietà della Regione Toscana risulta destinata ad uno speciale comparto Fb) legato al florovivaismo.
Nell' opuscolo di presentazione del progetto vincitore, si legge: "L'uso prevalente di pannelli metallici grecati, di cristalli opportuni, di frangisole ritmati, di cupole trasparenti, e l' uso stesso di forme geometriche pure, rimanda forse il nostro progetto, dal punto di vista di carattere culturale, alle serre, ai grandi padiglioni in cristallo fatti per i fiori o per esposizioni. Infatti il complesso vuole essere concepito in modo da rispondere alle esigenze intrinseche del mercato ma anche a quella di essere mostra permanente a livello nazionale e internazionale"(1). E' questa la vocazione che noi dobbiamo riscoprire, che era già nella mente di chi aveva redatto il bando di concorso e di chi aveva concepito la struttura.

2.2  Piccolo glossario

A causa della particolarità della struttura che ospita il mercato dei fiori e dei gerghi, che in questi anni in cui è stata utilizzata si sono consolidati, riteniamo utile descrivere le parole che sono di normale uso per coloro che conoscono e operano nella struttura, ma che possono risultare anche di difficile comprensione per coloro che per la prima volta approcciano il mercato dei fiori di Pescia.
La platea
L'interno del corpo centrale che caratterizza il mercato dei fiori, nel quale si effettuano le contrattazioni durante le ore di mercato è stato da sempre denominato "la Platea" dagli operatori del mercato stesso.
Anche se può apparire impropria questa denominazione, alla quale si potrebbe sostituire in modo più consono "sala centrale", ritengo non sia del tutto errata , in quanto rappresenta la vastità e se vogliamo l'amenità di un corpo caratterizzato sostanzialmente dal piano di calpestio e che appare più come un elemento coperto che del tutto chiuso, a causa delle impalpabili pareti vetrate e della copertura eterea della quale non si percepisce la consistenza fisica, tipica di un tetto.
I Moli
Sono appendici strutturali dislocati ai lati del corpo centrale del mercato sui due lati di est ed ovest.
Si sviluppano su due livelli.
Il primo livello è a quota mt. -3,50 al piano seminterrato e di fatto a questa quota i moli si fondono diventando un corpo unico che sfrutta anche lo spazio al livello superiore destinato alle terrazze. Sono realizzati con una struttura portante in cemento armato contro terra su tre lati, mentre su uno dei lati corti di ogni molo, gli stessi si affacciano sul corpo centrale del piano seminterrato. Distributivamente i moli a questo livello sono caratterizzati da locali tecnici adibiti a montacarichi, contatori enel, sala macchine montacarichi ecc.., oltre a locali magazzini e alla viabilità interna che permette di collegare gli stessi moli tra loro senza essere obbligati a transitare nella sala centrale del piano seminterrato. Il solaio di copertura a questo livello risulta diviso tra una parte che prevede alla quota superiore il molo vero e proprio e una parte che funge da piano di calpestio di terrazze coperte che si trovano tra un molo e l'altro a quota mt. -3,50.
Il secondo livello a quota mt. +0,50 al piano della platea, vede i moli realizzati con una struttura reticolare in acciaio autoportante, a cui è agganciata una copertura leggera anch'essa metallica. Perimetralmente dunque i moli a questo livello risultano fuori terra per tre lati, mentre su uno dei lati corti in corrispondenza del piano della platea risultano ad essa complanari e collegati da grandi portali in cemento armato che fingono da bocche di entrata. Distributivamentei i moli a questio livello sono caratterizzati da un corridoio centrale che collega i due lati corti, di cui uno di aggancio al piano platea, l'altro che prospetta direttamente sull'esterno. Ai lati del corridoio troviamo locali tecnici adibiti a montacarichi, sala macchine montacarichi, bagni ecc..e altri destinati a magazzini.
Le terrazze
Le terrazze si trovano sui lati est, ovest e nord.
Sui lati est ed ovest le terrazze sono uno spazio a cielo libero relaizzato tra un molo e l'altro a quota mt. 0,00 e fungono da solaio di copertura di una parte dei moli a quota mt. -3,50, in numero totale di otto.
Sul lato nord le terrazze sono uno spazio a cielo libero con due tagli dimensionali per un totale di nove.
I magazzini
I magazzini sono locali a servizio degli operatori che si trovano sia all'interno dei moli, a quota mt. 0,00, e mt. -3,50, sia nel piano seminterrato, nella parte centrale e nelle zone perimetrali poste a nord e a sud.
I magazzini possono essere caratterizzati da zone distributive, uffici, depositi e celle frigo.
I box
All'interno dei moli al piano platea, già il progetto originario di Savioli faceva riferimento a box, di dimensioni limitate, mt. 5x3, che erano a servizio degli operatori o come magazzini o come uffici.
Questa terminologia è rimasta a tutt'oggi per gli spazi ubicati dove suddetto, senza però rispondere ad esigenze reali, vista anche la limitata dimensione di questi box.
Le passerelle
All'interno della platea, circa a quota mt. +7,00, si trova un passaggio sospeso che corre lungo i lati est ed ovest.
Queste passerelle pedonali sono caratterizzate da aggetti verso la sala centrale in corrispondenza di ogni molo che sono una sorta di belvedere posti a quota inferiore rispetto alle passerelle, collegati ad esse tramite scale.
Le passerelle sono collegate all'esterno verso nord, dove sbucano in quota sulla facciata, per collegarsi poi a un corpo scala in cemento armato che riporta al piano di campagna.
Verso nord invece rimangono in quota attualmente al piano uffici del terzo livello.
In realtà gli uffici al terzo livello, dove sbarcano naturalmente le pensiline in quota, rispetto all'intendimento del progetto, furono successivamente realizzati in modo che tale passaggio risultasse di fatto interdetto a chi non aveva accesso all'ufficio prospiciente le pensiline e quindi da subito fu svuotata la funzionalità di questi passaggi in quota, che nell' intenzione di Savioli avrebbero dovuto accompagnare i visitatori esterni, alla scoperta del mercato soprattutto nelle ore febbricitanti delle contrattazioni, senza interferire appunto con l'attività svolta.
In questo modo questo passaggio in quota formava un anello in parte interno (lati est, nord, ovest), in parte esterno (lato sud), interno alla struttura, senza soluzione di continuità.

3. I NUOVI INTERVENTI

L'idea progettuale prevede una serie di interventi che vanno oltre la manutenzione e la messa a norma delle strutture così come sono attualmente.
In particolare si prevede di intervenire sull'edificio che ospita il mercato dei fiori, per una sua riqualificazione e rifunzionalizzazione, che permetta un utilizzo più razionale, sia per l'attività di mercato, sia per ospitare eventi di diverso genere, che possano far funzionare la struttura in modo più intensivo rispetto a quanto accade oggi, per poter trovare fonti di finanziamento alternative e aggiuntive, che permettano una manutenzione continua della struttura stessa negli anni a venire.
D'altra parte la vocazione dell'edificio di Savioli porta proprio ad un utilizzo multifunzionale della sala centrale, che potendo contare su undicimila metri quadrati di superficie libera da sostegni verticali, oltre ad avere un'altezza libera di sedici metri, offre la massima flessibilità di utilizzo.
Di seguito descriveremo gli interventi più significativi che andranno a migliorare la funzione mercato, che saranno corredati da altri interventi più specificatamente rivolti alla polifunzionalità, che saranno sviluppati dagli altri tecnici negli elaborati allegati.
Oltre agli interventi che riguardano la struttura principale esistente, adeguandola al mutato quadro normativo in materia di sicurezza e d'igiene, sono previsti nuovi insediamenti e riqualificazione dei manufatti esistenti, come le ville ad esempio, e una razionalizzazione della viabilità, delle aree di sosta e degli accessi, che saranno affrontate in parte da questo documento, in parte ancora dai documenti degli altri tecnici.
Sono previste inoltre nuove funzioni all'interno dell'area Comicent al fine di sfruttare al meglio le potenzialità ancora inespresse che possono favorire investimenti privati con un reddito a favore della nuova struttura del mercato.
Nel caso degli investimenti che saranno sostenuti da privati, si suggerisce una preventiva progettazione di massima partecipata tra: il soggetto investitore, l'ente gestore dell'area e l'amministrazione comunale, al fine di avere un prodotto finito che rispetti dal punto di vista architettonico le strutture esistenti e che al contempo tenga conto delle esigenze delle varie realtà protagoniste degli interventi.

3.1 I magazzini

I magazzini sono uno dei punti nodali del nostro progetto e si intende migliorare la loro fruizione da parte degli operatori razionalizzando la loro dislocazione all'interno della struttura, sempre pensando ad una risposta logistica pertinente che superi l'attuale ubicazione che risulta di fatto puntuale e non intensiva, con conseguente dispersione di spazio.
Una parte dei magazzini saranno localizzati negli attuali moli sia a livello seminterrato che della platea sui lati est ed ovest.
Al livello seminterrato si prevede di eliminare l'attuale viabilità interna ai moli, di fatto inutilizzata, per sfruttare per intero lo spazio disponibile; a questo livello la zona centrale dei moli ha un'altezza maggiore e una migliore fruibilità nella parte centrale e sarà quindi utilizzata per l'ubicazione delle celle frigo.
Al livello della platea invece sarà eliminato il percorso centrale che collega la platea all'esterno.
In questo modo i moli saranno utilizzati come elementi a sé stanti rispetto alla platea, ma collegati con essa, la quale avrà le uscite a cielo libero posizionate a fianco del portale in cemento armato che collega la platea ai moli, attraverso porte che si affacciano su passerelle metalliche che conducono alle terrazze esterne. Così rifunzionalizzati ogni molo sarà servito internamente da un nuovo montacarichi e un nuovo corpo bagni per ogni molo (v. planimetria n°.....).
Come interventi edili si prevede:
Per cinque moli il rifacimento del tamponamento perimetrale con pannelli sandwich, rivestiti esternamente da lamiera grecata in alluminio, oltre alla sostituzione di infissi nella zona superiore;
Per gli altri cinque moli la realizzazione di una parete lunga con infissi in vetro-alluminio a taglio termico, mentre per le altre pareti il tipo di tamponatura sopra descritto.
La realizzazione della controssiffittatura oggi mancante a quota mt. 0,00..
Il rifacimento della pavimentazione a.quota mt. 0,00
Il ripristino della pavimentazione.a quota mt. -3,50
La sostituzione degli otto montacarichi esistenti
La realizzazione di dieci nuovi montacarichi
La realizzazione di venti nuovi blocchi bagni
Altri magazzini saranno ricavati sul lato nord, in parte all'interno della platea in alcuni locali adesso destinati a uffici, in parte all'esterno del corpo centrale dove insistono delle terrazze che verranno adeguate per poter ospitare le attività descritte, le quali saranno collegate agli spazi corrispondenti dislocati nel corpo centrale (v. planimetria n°.....).
Come interventi edili si prevede:
Il rifacimento della pavimentazione.
La realizzazione delle pareti perimetrali e delle coperture
La realizzazione dei nuovo montacarichi.
La zona attualmente occupata dagli impianti, all'estremità nord-ovest della struttura del mercato sarà svuotata degli impianti e lo spazio sarà recuperato anchìesso per locare altri magazzini diventando di fatto l' undicesimo molo.
Come interventi edili si prevede:
La realizzazione delle pareti perimetrali e coperture a quota mt. 0,00.
Ripristino struttura a quota mt. -3,50.
E' prevista anche la realizzazione di nuovi magazzini sul lato nord alla estremità est, che saranno corredati da una pensilina che permetterà facilmente il carico e lo scarico della merce.
La loro superficie complessiva cresce rispetto alla situazione attuale, passando da 10.822 mq (dei quali al momento 1.330 mq sfitti) a 10.900 mq (+13%).

3.2 La rampa movimentazione merci

Una delle deficienze funzionali evidenziate dagli operatori in questi anni di esercizio del mercato è l'impossibilità di accedere al piano platea dalla quota del seminterrato, dal lato nord, dove in realtà si svolge una grande attività di carico e scarico.
Una delle terrazze lunghe presenti sul lato nord sarà svuotata e trasformata in rampa utilizzabile per la movimentazione della merce trasportata con carrelli agganciati a trattorini; in questo modo si risolve un annoso problema logistico e si migliora l'eccessibilità dal lato nord, che è stata sempre una delle carenze più evidenti della struttura.

3.3 L'autorimessa coperta

Utilizzando il piano seminterrato, in corrispondenza della sovrastante platea, come autorimessa, recuperiamo un altro fondamentale punto del progetto originario del mercato, che nel tempo invece ha portato a utilizzare tale spazio per magazzini, realizzati con tamponatura in blocchi di cls e che erano la risposta alla mancanza di spazi accessori per il lavoro degli operatori.
Riteniamo che questa soluzione di ottenere magazzini nella zona centrale del piano a quota mt. -3,50, ancorchè dettata da esigenze contingenti debba avere alternative diverse, che rispondano a una migliore razionalizzazione degli spazi esistenti e un utilizzo in linea con aspetti normativi e logistici, anche perché l'utilizzo della platea come luogo di eventi, non ammette la contemporanea presenza di depositi sottostanti
L'autorimessa è compartimentata da pareti tagliafuoco, che la suddividono automaticamente in modo da avere un'ampia zona centrale di circa 5.000 mq., che nei casi in cui la sovrastante platea sia utilizzata come luogo di manifestazioni, può essere utilizzata per svolgere l'attività di mercato ricreando, con i dovuti accorgimenti visto anche le differenti dimensioni, una situazione del tutto simile all'area normalmente utilizzata per fare mercato.
Questi aspetti sono meglio trattati nel documento che riguarda gli aspetti antincendio.

3.4  Le ville

3.4.1 Villa Puccinelli-Sannini

E' sicuramente il corpo edilizio storico più importante che caratterizza l'area del Mercato dei Fiori.
Ià Villa Cattani-Sannini oggi Puccinelli-Sannini originariamente era una stazione di posta già nel XIII sec., ma l'attuale forma caratterizzata da una facciata decorata con fregi e stuchhi è ottocentesca.
La sua posizione all'interno dell'area oggetto di questo progetto è piuttosto infelice, data la sua vicinanza con il complesso del mercato che la schiaccia visivamente e formalmente anche a causa di una differenza di imposta di quota fra gli edifici.
Dal 1994 è direttamente vincolata dalla Soprintendenza competente, così come il parco adiacente ed entrambi risultano ancora di proprietà demaniale.
Attualmente versa in stato di abbandono ed in pessime condizioni strutturali e di finiture compresa la bella facciata decorata, che risulta ormai poco leggibile.
L' U.R.T.A.T. definisce il bene collabente.
Si prevede di recuperare la Villa per inserirci un Centro di Documentazione degli Architetti Toscani della seconda metà del '900, che a cominciare da Leonardo Savioli, autore del nuovo Mercato dei Fiori di cui ci stiamo occupando, hanno operato a Pescia a più riprese dai primi anni del secondo dopo guerra fino alla metà degli anni settanta del secolo scorso.
Architetti come G.G. Gori, L. Ricci, D. Santi, E. Brizzi, ecc., saranno valorizzati e contestualizzati per poter consolidare la realtà di questa scuola toscana che ha dato un contributo fondamentale all'architettura moderna della ricostruzione post-bellica italiana.
Quest'idea è stata verbalmente suggerita, concordata e appoggiata dalla Sig.ra Flora Wiechmann, vedova Savioli, e dalla Dott.ssa Rosalia Manno Tolu, direttrice fino allo scorso anno dell' Archivio di Stato di Firenze, che sono state le artefici dell'acquisizione da parte della Regione Toscana, della casa-studio di Leonardo savioli al Galluzzo lo scorso anno.

3.4.2 Villa Vitali

E' un complesso edilizio verosimilmente ottocentesco caratterizzato da un corpo principale originario di forma quadrata che si eleva su tre livelli fuori terra ed una serie di annessi laterali di epoca successiva, che si elevano su due livelli fuori terra.
Il corpo principale ad una prima vista sommaria sembra in buone condizioni statiche, anche se presenta parziali crolli della copertura e dei solai.
Gli annessi invece risultano in parte in condizioni peggiori rispetto al corpo centrale, in parte in condizioni similari.
Anche in questo caso l' U.R.T.A.T. definisce il bene collabente.
La villa è ubicata all'estremità sud-est dell'area indagata, confina a nord con il rio Dilezza e a est e sud con viabilità pubblica.ed è corredata da un ampio parco che annovera alberi secolari già oggetto di analisi da parte dell' A.R.S.I.A., per poterli ricomprenderli nei percorsi del progetto "Strade dei Fiori".
Dal punto di vista storico, attraverso una targa posta sulla facciata a sud dell'edificio principale, si evince che in questa villa hanno soggiornato artisti che hanno fatto la storia del '900: Arturo Benedetti Michelangeli, Giacomo Manzù, Giorgio Morandi, Mino Maccari, Marino Marini ed altri.
Per la sua contiguità con il punto verde (v. punto successivo), si prevede un utilizzo come foresteria e ristorante, attraverso anche la riqualificazione del parco.
Questo intervento sarà realizzato da investitori privati.

3.4.3 Casa Pellegrini

Dal punto di vista storico-architettonico è quella che ha una minore importanza delle tre presenti nell'area.
Di impianto quadrato, si sviluppa su due livelli fuori terra e si trova all'estremità nord-ovest dell'area.
Come nei due casi precedenti l' U.R.T.A.T. definisce il bene collabente.
Si prevede il recupero dell'edificio per destinarlo a casa del custode e di alcuni uffici della futura gestione

3.5 Il punto verde

Nelle pagine precedenti abbiamo detto che il mercato dei fiori si apre alla città diventando anche altro.
Un catalizzatore urbanistico che vada oltre la funzione di mercato e che diventi un cuore pulsante della città che per la sua natura morfologica ha necessità di divenire policentrica.
Un elemento importante nel raggiungimento di tale obiettivo è il cosiddetto punto verde.
Punto verde significa vendita diretta a cosiddetto Km. 0, o filiera corta, dove il consumatore finale potrà trovare direttamente fiori e piante dei produttori locali, colmando una lacuna esistente nel nostro territorio, dove, per questo tipo di fornitura, esiste una domanda, ma manca l' offerta Inoltre questa struttura può essere anche di supporto agli operatori di mercato.
Il punto verde sarà un elemento che sta a cavallo tra l'attività di mercato e l'essere al servizio della Città.
Si tratta di una struttura da realizzare lungo la via S. D'acquisto in adiacenza all' attuale portineria sfruttando un'ampia zona verde di circa 4.000 mq.
In quest'area, che dovrebbe divenire la nuova porta del mercato sorgerà un punto verde di circa 2.000 mq. ispirato a strutture similari già esistenti perlopiù a livello europeo, che hanno caratteristiche formali che si rifanno alle serre contemporanee più evolute.
La particolarità funzionale di queste strutture è che offrono il prodotto florovivaistico, con una grande attenzione all'esposizione di questo, proponendo anche tutti i collegati al prodotto principale che rimangono piante e fiori.
L'intervento dovrà confrontarsi con la struttura del mercato e con l'attuale portineria, al fine di ottenere una struttura che ben si coniughi con i dettami formali presenti nell'area e contemporaneamente rivesta un ruolo di richiamo per i passanti.
La portineria sarà convertita in punto informazioni sulla struttura ed il territorio ed avrà una naturale continuazione verso nord con l' area commerciale, la quale a sua volta sarà collegata con una galleria coperta al punto verde.
Le coperture di queste strutture saranno caratterizzate da impianti fotovoltaici.
Nella zona antistante il punto verde e il punto informazioni nascerà una piazza, naturale luogo di rappresentanza e di sosta prima di entrare nell'area del mercato.
Nella zona retrostante il punto verde, verso est sarà ricavato un ampio parcheggio su due livelli per un totale di circa 2.700 mq., mentre sarà realizzata a parte una sosta per i bus.
Anche in questo caso si prevede la realizzazione a carico di un investitore privato che, vista la vicinanza, potrebbe essere il medesimo che effettua la riqualificazione di Villa Vitali.

3.6 L'area di servizio

Ad ovest dell'attuale portineria, nella striscia verde, caratterizzata dalla presenza dei corsi dei rii Dilezza e Dogana, che corre lungo la via del Castellare sarà ubicata l'area di servizio.
In particolare quest'area sarà occupata da erogatori dai tipi di carburante attualmente più diffusi, come: benzina, gasolio, gpl, metano e questo è un servizio che non è presente nella nostra zona, in modo così completo.
Inoltre sarà presente un impianto di autolavaggio e lavaggio camion, anche questo un servizio che manca, in particolare in una struttura come quella del mercato dei fiori che vede transitare decine di grandi automezzi al giorno; a tal proposito sarà realizzato anche un servzio officina a chiamata.
Le pensiline di riparo dagli agenti atmosferici saranno utilizzate per installare pannelli fotovoltaici a servizio del mercato dei fiori.
La superficie necessaria per questo impianto si aggira intorno ai 3.500 mq.
Dal punto di vista urbanistico si crea un cuscinetto, insieme alla zona del punto verde, tra la città e la zona di mercato, che funge da spazio interattivo e ibrido in quanto unisce con le proprie funzioni le necessità di chi opera nel mercato e dell'utente privato, oltretutto in una zona perimetrale e storicamente di entrata all'area Comicent.
Sono così pienamente risolte le aspettative e gli obiettivi che ritroviamo nel capitolo iniziale di questo documento.

3.7 L'area vivaisti

Nella zona in cui attualmente insistono le serre, queste saranno sostituite da una grande pensilina di circa 2.000 mq., della quale la copertura sarà sfruttata per l'inserimento di pannelli fotrovoltaici, che servirà per il commercio di piante da vivaio esterne di medie e grandi dimensioni, che non hanno necessità particolari per il ricovero.
La zona coperta sarà servità dalla nuova viabilità sul lato via mammianese e da un ampia superficie di carico e scarico.
Anche questa struttura è necessaria per completare l'offerta del mercato alle varie realtà esistenti nel mondo folorovivaistico e per dimostrare che il mercato può diventare una base logistica non solo per i fiori ma anche per le piante.

3.8 La nuova viabilità

L'attuale viabilità del Comicent, prevede un anello carrabile che permette di accedere a tutti e quattro i lati della struttura.
In realtà però esiste una grande limitazione determinata dalla strozzatura che la strada carrabile subisce dove lo spigolo sud-est della struttura principale quasi si incrocia con Villa Puccinelli; questo impedisce che mezzi di grandi dimensioni attraversino i moli posti ad est del mercato.
Per ovviare a questa limitazione distributiva abbiamo pensato di realizzare una nuova viabilità che costeggia il rio Dilezza fino quasi al limite della proprietà su Via Mammianese, per poi piegare a novanta gradi verso nord, costeggiando Villa Puccinelli sul lato est, collegandosi con la strada esistente lungo i moli sul lato est, che a sua volta sarà allargata in corrisèpondenza di detti moli per aumentare la capicità di carico e scarico della zona.
In questo modo si permette la transitabilità di qualsiasi mezzo intorno al mercato dei fiori, senza soluzione di continuità.
Questa è una soluzione importante per la logistica, la funzionalità e la fruibilità dell'intero mercato.

3.9 Il percorso tematico sospeso

Come abbiamo descritto in precedenza, all'interno del mercato esistono delle passerelle sospese corredate da belvedere.
Iintendiamo recuperare quell'intendimento atraverso un ripensamento funzionale degli uffici, più vicino ai dettami del progetto originario, recuperando quindi il percorso circolare di progetto.
La funzionalità delle passerelle sarà implementata attraverso la realizzarzione di un percorso tematico sospeso che illustri la storia della floricoltura pesciatina e non.
In particolare i belvedere delle passerelle avranno una doppia fruibilità: durante la visita al parco tematico offriranno un punto di sosta con touch-screen corredati da foto, notizie, filmati, sulla floricoltura, la storia del mercato dei fiori, la promozione del territorio ecc., mentre durante gli eventi che si svolgeranno in platea saranno ospitate dieci sùite esclusive per chi volesse godere dello spettacolo da un punto di vista privilegiato, con servizi di alto standard.
A tal proposito si pensa di chiudere i belvedere con una struttura leggera in vetro, climatizzata, in modo da ottenere delle grandi teche, che non alterino la visione d' insieme della struttura di Savioli, ma che allo stesso tempo forniscano la privacy e i comfort necessari ad un servizio privilegiato.
Esternamente, sulla facciata posta a sud, a fianco del blocco scale che conduce alla passerella ad est, in prossimità di Villa Puccinelli sarà realizzata una pedana mobile per permettere ai diversamente abili di accedere alle passerelle anche dal lato sud, oltre che dalla facciata nord, dalla quale l'accesso è garantito dagli ascensori e dal passaggio in quota che conduce alla stazione ferroviaria.

3.10 La piazzetta coperta

Sul vertice nord-est della struttura che ospita il mercato dei fiori, a quota mt. -3,50, in prossimità dell'ingresso lungo via Mammianese, esiste uno spazio aperto, attualmente solo parzialmente coperto, che ben si adatta a realizzare una zona completamente coperta, sia per il carico e lo scarico delle merci, sia per il suo utilizzo come piazza coperta per un eventuale uso come svolgimento del mercato nei casi in cui il piano platea non possa essere utilizzato per il contemporaneo svolgimento di manifestazioni.
La superficie di questa piazza coperta è di circa 2.500 mq., che può essere raddoppiata utilizzando una parte della struttura esistente adiacente ed anch'essa coperta, a quota mt. -3,50, debitamente svuotata dai megazzini e dalle celle frigo presenti lungo il lato nord.
Come abbiamo già accennato nel paragrafo che riguardava i magazzini, sui lati est e sud di questa nuova pensilina saranno ricavati nuovi magazzini, che di fatto avranno uno sviluppo ad L ribaltata.
Strutturalmente si pensa di sfruttare in parte gli appoggi in cemento armato esistenti sul lato ovest, in parte realizzandone di nuovi sui lati sud ed est in corrispondenza delle attuali scarpate.
L'andamento della copertura dovrebbe essere ad una falda con unica e costante pendenza, dove l' imposta sarà a sud, per poi alzarsi verso nord, crando una bocca naturale che si apre verso la ferrovia e che alleggerisca il senso di schiacciamento che potrebbe derivare dall'ampia superficie.
Il senso di vuoto dovrebbe essere amplificato dal distacco tra il muro verticale di sostegno della pensilina lungo il lato est, il quale dovrebbe accompagnare il naturale dislivello della strada in contropendenza rispetto all'andamento della copertura, mentre la continuità strutturale tra copertura orizzontale e sostegno verticale dovrebbe essere garantita da una trave reticolare in acciaio.
Sarebbe auspicabile realizzare un tetto verde come manto di copertura della pensilina, per diminuire l'impatto ambientale generale e non interferire con la lettura della struttura originaria esistente.

3.11 Il passaggio in quota lato nord

Già da alcuni anni il Comicent è collegato pedonalmente con la stazione ferroviaria attraverso un sottopasso realizzato per essere utilizzato in occasione di manifestazioni all'interno del mercato dei fiori.
In realtà fino ad oggi il sottopasso di fatto non è mai stato utilizzato, ma rimane comunque una risorsa importante per il futuro utilizzo multifunzionale della struttura, obiettivo anche di questo progetto.
Attualmente il sottopasso colma la differenza di quota tra il livello sotto i binari (quota più alta), e il livello del piazzale a nord del Comicent che si trova a livello del piano seminterrato (quota più bassa), con una rampa per i diversamente abili e con una scala di collegamento.
Di fatto però per arrivare all'interno della struttura è inevitabile attraversare il piazzale a nord del Comicent ed arrivare agli ascensori del corpo uffici, che collegano poi ai vari livello dell' edificio.
Per permettere un collegamento pedonale diretto con la struttura senza attraversamenti di zone carrabili, si è pensato di intercettare la rampa per i diversamente abili e superare la differenza di quota tra questa (più bassa) e le terrazze poste al livello della platea del Comicent sul lato nord (più alte), con la realizzazione di una passerella pedonale sospesa, che allo stesso tempo risolva un problema logistico e dall'altro diventi un nuovo punto di vista per apprezzare la struttura esistente.
Srtrutturalmente è stata pensata un'unica trave reticolare autoportante in acciaio a formare piano di calpestio e parapetti, rivestita con un carter anch'esso metallico, che diventi una sorta di C rovesciata.
Questa trave è sostenuta da un unico elemento verticale eccentrico posto all'inizio della scarpata della ferrovia all' estremità nord, collegato alla trave con due tiranti contrapposti.

3.12 Il corpo uffici

Il blocco uffici che si trova all'interno della struttura lungo tutto il lato nord, si sviluppa attualmente su tre livelli a partire dalla quota delle platea.
Rispetto al progetto originario la suddivisione dei vari ambiente è stata prevista senza mantenere una percorrenza pedonale circolatoria che consentirebbe una migliore fruibilità dell'intera struttura, come ad esempio abbiamo visto per le passerelle sospese.
Intendiamo dunque recuperare l'idea di Savioli di ridare circolarità ai vari livelli del corpo uffici, che attualmente sono serviti da due corpi scale mediani sul lato nord che sbarcano direttamente in platea e da due coppie di ascensori anch'essi mediani, che saranno potenziati da due nuovi corpi scala che fungeranno anche da collegamenti di sicurezza.
L'intero corpo uffici è poi caratterizzato da una sala riunioni centrale che occupa il secondo e il terzo livello, che merita di essere mantenuta e potenziata.

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