Soli per caso

Giovedì 23 aprile, alle ore 21.00, si conclude la rassegna di prosa del Teatro Comunale "G.Pacini" di Pescia, con una commedia di grande attualità in cui è centrale il tema della famiglia: Soli per caso, di Davide Norisco, portato in scena da due interpreti amatissimi dal pubblico come Paola Gassman e Pietro Longhi per la regia di Silvio Giordani.
Lo spettacolo suddetto sostituisce lo spettacolo di Giorgio Albertazzi programmato in origine sabato 11 aprile "Miti ed eroi", che la produzione ha dovuto sospendere per motivi indipendenti dalla propria volontà, sperando di riuscire a proporlo nella prossima stagione.

Difficile trovare un nome che sia più legato alla storia del teatro italiano di quello della protagonista: figlia del grande Vittorio e di Nora Ricci, sorella di Alessandro, moglie di Ugo Pagliai, Paola Gassman ha alle spalle una lunga, solida carriera artistica, sotto la direzione di registi come Luca Ronconi, Lina Wertmuller, Luigi Squarzina, Massimo Castri, Mauro Bolognini, lo stesso Vittorio Gassman.  Una carriera quasi interamente vissuta sul palcoscenico dei più grandi teatri italiani, quella di Paola Gassman, ma che non ha disdegnato significative esperienze cinematografiche e televisive.
Soli per caso racconta la storia di una coppia di genitori che ha finalmente tagliato il cordone che la legava ai propri figli, due maschi e una femmina, ormai adulti e lontani da casa. Ma quando le difficoltà del momento e una certa immaturità costringono i giovani a ritornare a casa, nell'accogliente nido familiare, si verificano un susseguirsi di situazioni imprevedibili. La coppia, quindi, vede fin troppo rapidamente svanire quel sogno di libertà che si era appena materializzato e, in un crescendo comico, si trova ad ad operarsi nel tentativo di svuotare il  'nido'  una seconda volta. Quello affrontato dal testo di Norisco è un tema attuale, che svela le difficoltà a staccarsi dalla famiglia, anche quando il passo sembrava già compiuto, a causa di un mondo esterno sempre più difficile;  viene gettato, così, uno sguardo ironico sul complesso rapporto tra genitori e figli, in un momento storico come quello che stiamo vivendo, in cui è sempre più difficile trovare una propria autonomia lontano dalle protezioni 'naturali' offerte della famiglia.